Stampa questa pagina

Cosa Mangiare

Vota questo articolo
(5 Voti)

Partiamo dal pane, ed ecco che subito vengono in mente le panelle di ceci, le muffolette (focaccine da servire calde e da farcire a piacere) e le guastelle (panini farciti con formaggio, milza di vitello e grasso di maiale).

Tra i primi piatti troneggia la pasta con le sarde, ma anche la pasta 'ncasciata (timballo di maccheroni) cioè pasta condita con melanzane, uova, caciocavallo, salame e macinata di manzo: si può ipotizzare che un tempo la massaia la condisse con ciò che trovava in dispensa, la stessa cosa vale per il timballo di anelletti, anelletti conditi con uova, carne e ripassati in forno.Un secondo molto rinomato è la stigghiola, uno spiedino di budella di vitello attorcigliate e infilzate in una stecca di ferro, condite con cipolle, arrostita sulla brace, a dimostrazione che dell'animale si usava davvero tutto, come anche per il panino con la milza o la focaccia detta guastella ovvero la milza bollita con il polmone e tagliate a fettine e fritte nello strutto per farne farcitura per un panino morbido.

Ovviamente tra i secondi c'è tutta una serie di piatti che hanno come alimento dominante il pesce, tra questi piatti è necessario menzionare il tonno con cipollata, il pesce spada gratinato, le sarde con farcia di acciughe uva e cannella e polpi e naselli in tegame.

Il clima mite dell'isola ha portato, nell'arco dei secoli, ad una naturale condivisione dei cibi all'aria aperta, così nacquero i baracchini ambulanti con ciò che oggigiorno viene definito streetfood ossia cibo da strada, tra i prodotti venduti per le strade troviamo le arancine, famossissime polpette di riso ripieno di ragù fritte oppure le panelle (farinate di ceci fritte) o ancora i "cazzilli" semplici crocchette di patate e tutte le verdure fritte in pastella.

In Sicilia, però, coesiste una cultura culinaria molto più ricca che nacque all'interno delle regge degli Emiri e si sviluppò successivamente nelle case nobili e nei monasteri, da questa cultura culinaria ebbe origine una delle più ricche e fantasiose pasticcerie del mondo che diede vita a una varietà incredibile di dolci tra i quali forse i più rinomati sono la cassata, il cannolo e i dolci di mandorle tra cui anche la frutta martorana.